L’impatto dell’unione parrocchiale su Ricengo e Bottaiano.
Nel tranquillo paesaggio della pianura lombarda, gli oratori di Ricengo e della sua frazione Bottaiano costituiscono punti di riferimento fondamentali per la vita comunitaria, ricchi di storia e significato. La decisione della Curia di Crema, guidata da Sua Eccellenza il Vescovo, di unire la gestione delle parrocchie di Ricengo e Bottaiano con quella di Offanengo, presenta al parroco la sfida di armonizzare tre realtà distinte. Da un lato, Offanengo, con i suoi circa 5.953 abitanti e un oratorio all’avanguardia, frutto di significativi investimenti finanziari, emerge come un centro di notevole attrattiva. Dall’altro, Ricengo, una comunità più contenuta con circa 1.741 residenti, inclusa la frazione di Bottaiano, dove le risorse sono notevolmente più limitate. Questa disparità, tuttavia, non ha scoraggiato i volontari degli oratori di Ricengo e Bottaiano, che restano il cuore pulsante delle due realtà, impegnandosi con dedizione e creatività per mantenere i loro spazi vivaci e accoglienti per tutti. L’unione parrocchiale evidenzia un netto contrasto, paragonabile a quello tra un piccolo villaggio e una grande città, mettendo in luce la resilienza e la dedizione di Ricengo e Bottaiano nel preservare la propria unicità e nel valorizzare le proprie risorse, nonostante le evidenti differenze di scala e opportunità. Questa situazione invita a riflettere su altre possibili configurazioni comunitarie, considerando in particolare la prossimità e le dimensioni di Comuni come Casale Cremasco-Vidolasco, con circa 1.814 residenti, e Camisano, con circa 1.252 residenti. Unire Ricengo e la sua frazione a queste realtà simili avrebbe potuto dar vita a un’altra comunità parrocchiale di dimensioni comparabili a quelle di Offanengo, promuovendo forse un equilibrio più armonico in termini di risorse e opportunità. Questo scenario alternativo propone una visione di cooperazione tra comunità di dimensioni affini, potenzialmente più equa nel bilanciamento delle forze in campo, riducendo il rischio che il “gigante” Offanengo soffochi le realtà più piccole come Ricengo e la sua frazione. Un tale raggruppamento avrebbe potuto fornire una base più ampia di volontari, risorse e iniziative, creando un ambiente più equilibrato per lo sviluppo di programmi e attività oratoriali che riflettano le esigenze e le identità di comunità simili per dimensione e contesto. La vicinanza geografica tra Ricengo, Casale Cremasco-Vidolasco e Camisano, insieme alla similitudine nei numeri della popolazione, avrebbe offerto un’opportunità per rafforzare l’identità comunitaria condivisa e per promuovere un modello di collaborazione che valorizzi le peculiarità di ciascun contesto, mantenendo al contempo un equilibrio dinamico con i centri maggiori come Offanengo e Sergnano.